Quota 100 è la misura che entrerà in vigore dal 1° aprile 2019 per i lavoratori che hanno compiuto 62 anni ed hanno versato almeno 38 anni di contributi entro il 31 dicembre 2018. Tali lavoratori potranno richiedere il pensionamento anticipato, con differenze tra i lavoratori privati e pubblici.
Il decreto approvato il 17 gennaio 2019 dal Consiglio dei ministri che contiene anche il reddito di cittadinanza, è stato firmato dal presidente della Repubblica e attende ora di essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni.
Le richieste finora giunte all’INPS sono più di 50 mila, un numero molto alto che fa gioire l’esecutivo giallo-verde – che tanto ha voluto questa riforma delle pensioni – ma non tanto, invece, il bilancio statale.
Secondo alcuni ricercatori di settore, infatti, i conti pubblici potrebbero trovarsi fortemente gravati dal grande ammontare di queste domande per l’uscita anticipata dal lavoro.
Un post sulla pagina Facebook del Movimento 5 stelle che recita invece “Quota 100 funziona”. “Già 50mila domande per andare in pensione con Quota 100, uno dei punti più importanti del nostro programma che ci permetterà di liberare posti di lavoro e dare il via a nuove assunzioni”.